Con provvedimento del 14 febbraio 2021 il Ministro della Salute Roberto Speranza ha vietato lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021 a causa della mutazione delle condizioni epidemiologiche.

Il Collegio Regionale dei Maestri di Sci è fortemente basito e sconcertato, della decisione assunta poche ore prima della ripartenza del mondo della neve, dopo che tutto il settore si era preparato per l’inizio delle attività, investendo molte più risorse della normalità dovuto all’adeguamento delle strutture e dell’organizzazione volte alla prevenzione e contenimento della pandemia secondo le normative vigenti.

Questa decisione, per la modalità con cui è stata effettuata, si ritiene sia una completa mancanza di rispetto da parte delle Istituzioni nei confronti di chi lavora, nei confronti dei maestri di sci che non possono esercitare la professione e sono fermi da oramai 12 mesi, e che potranno riprendere, si spera, solo per la stagione 2021/22 dopo oltre 20 mesi di inattività.

La situazione sanitaria resta tutt’oggi da controllare ed è necessario ed indispensabile continuare a rispettare rigorosamente le misure di prevenzione.

Ma arrivati a tanto, sono doverosi degli immediati e adeguati stanziamenti di risorse per tutti i professionisti, che hanno subito e stanno subendo una gravissima perdita economica, oltre che un danno sociale per la mancata considerazione.

Il Collegio, con Amsi Lombardia, a livello regionale e governativo stava già lavorando per avere i sostegni per i propri maestri, ma ancor più dalla giornata di ieri ha provveduto a contattare e organizzare incontri con gli esponenti di riferimento per dare sostegni adeguati ai maestri di sci in tempi ristretti.

Seguono aggiornamenti.