E’ iniziato il 23 di settembre il corso maestri di sci di fondo della Regione Lombardia sotto la direzione dell’istruttore nazionale Monica Comi. 

Dieci sono i ragazzi che dopo aver passato con esito positivo le selezioni di marzo, si sono iscritti per frequentare il percorso formativo per l’anno 2019/2020.

Il corso è iniziato il 23 settembre a Ponte di Legno con la fase teorica, e prevede i consueti novanta giorni di formazione suddivisi tra parte teorica e pratica. I luoghi si suddividono tra Livigno, Ponte di Legno e Isolaccia in Valdidentro, in base alle condizioni di innevamento delle piste da fondo.

Per ciò che riguarda la parte teorica, gli aspiranti maestri di sci di fondo condividono le lezioni in aula con gli aspiranti maestri di snowboard. Le materie teoriche che verranno trattate durante il corso, sono quelle previste dal regolamento regionale: flora e fauna alpina, topografia e cartografia, nivologia, primo soccorso, marketing e una parte di legislazione sulla professione. 

Oltre a questi temi, da pochi anni sono state introdotte lezioni teoriche con lo scopo di accrescere le conoscenze professionali dei futuri maestri, introducendo nuove ed interessati tematiche, tra cui: lezioni di lingua inglese sia in aula che sul campo con l’ausilio di un’insegnante madrelingua ed un maestro specializzata in terminologia tecnica.

Metodologia e pedagogia per l’insegnamento al bambino, cliente molto importante per le scuole di sci. Si parlerà di disabilità  e tecniche per portare i disabili in pista, vivendo sul campo due giornate con un maestro specializzato. Sono inoltre previste lezioni di fisica biomeccanica specifica per lo sci di fondo.

Per ciò che riguarda il corso a livello pratico, il focus principale sarà sul testo tecnico con l’ approfondimento dei tre livelli bronzo argento e oro, con le rispettive tecniche. 

Per ampliare le competenze e iniziare a far vivere delle esperienze pratiche di insegnamento, dallo scorso anno è stata introdotta una settimana interdisciplinare in cui i tre corsi in essere (sci, fondo e snowboard) avranno la possibilità di scambiarsi i ruoli, una sorta di affiancamento didattico sul campo in cui gli allievi sono invitati ad insegnare o ad imparare una disciplina nuova, mettendosi sia nei panni dell’allievo che in quello dell’insegnante.

In programma ci sono anche tre giornate di telemark, accompagnati da istruttori nazionali per comprendere la tecnica di questo sport molto vicino nei gesti allo sci di fondo; ed altre giornate dedicate al Biathlon, realtà sempre più forte nel mondo degli sport invernali che attira molta curiosità grazie alla spettacolarità delle gare. Con l’aiuto di un istruttore e allenatore della squadra nazionale i ragazzi avranno modo di apprendere i fondamenti di questo sport provando al poligono di tiro ad utilizzare la carabina.

Ultimo, ma non per importanza, il modulo dedicato alla prova formativa comune di sicurezza (PFC-S), ex Eurosecuritè per poter abilitare a livello Europeo i maestri di sci di fondo. 

Il corso terminerà il 3 giugno allo Stelvio, con a seguire gli esami per l’abilitazione alla professione di maestro di sci di fondo.